La Psicoterapia della Gestalt si propone aiutare le persone a migliorare il proprio livello di benessere passando attraverso tre punti fondamentali:
LE EMOZIONI
Molte persone si presentano in terapia definendosi “confuse”. Il primo passo di una psicoterapia di stampo gestaltico consiste nell’aiutare il paziente a rendersi conto di quali emozioni senta in ogni momento.
La cultura dominante ci ha insegnato fin da quando eravamo piccoli a privilegiare il ragionamento rispetto all’ascolto emotivo; siamo così diventati esseri molto “pensanti” ma al contempo, spesso, molto problematici perché il pensiero senza l’ascolto emotivo è come una casa senza le fondamenta. Ogni emozione, infatti, ha biologicamente un preciso significato. Prendiamo come esempio la tristezza: il suo apparire significa che mi manca qualcosa di importante, dietro la tristezza può dunque nascondersi il mio desiderio inappagato di qualcosa.
IL PENSIERO
Partendo dal dato emotivo (nell’esempio, la mancanza di qualcosa di importante) posso ora valutare razionalmente la situazione, con il fine di pianificare come possa ottenere quello che mi manca oppure, nel caso in cui desiderassi qualcosa di irrealistico o non raggiungibile, come elaborare il dolore della perdita dell’illusione.
Questa è una fase di vera e propria contrattazione con se stessi: come diceva Pirandello ‘siamo composti di tanti personaggi e ognuno ha una diversa opinione sul da farsi’. Mettere d’accordo tante opinioni non è semplice. Quando ci sentiamo “bloccati” e ci sembra di ripetere infinite volte gli stessi comportamenti, è spesso perché non riusciamo a trovare un accordo con noi stessi, e dentro di noi si aggirano forze che vogliono andare in direzioni diverse e non compatibili.
L’AZIONE
Il fine della psicoterapia è aiutare le persone a cambiare concretamente qualcosa nella loro vita. Se, infatti, il lavoro si fermasse dentro i confini dello studio psicologico e il cambiamento non filtrasse all’interno della vita quotidiana, non sarebbe servito a granché.
Lo psicoterapeuta sostiene la persona a trovare dentro di sé la forza di adottare comportamenti differenti, uscendo – per quanto desidera – dai confini dell’abituale, per trovare un nuovo dinamico equilibrio tra i propri desideri e bisogni e le proprie azioni.